I DPI, ovvero i Dispositivi di Protezione Individuale, sono attrezzature e strumentazioni che hanno l'obiettivo di ridurre al minimo i danni derivanti dai rischi per la salute e sicurezza sul lavoro.
Più in generale per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. I DPI sono diversi, sono legati all’attività svolta dal lavoratore e permettono di tutelare lo stesso da molteplici rischi intrinseci alla loro attività. In riferimento ai DPI utilizzati in ambito sanitario, quelli impiegati più frequentemente sono DPI per la protezione respiratoria, per la protezione congiuntivale, per la protezione delle mani, per la protezione del corpo, per la protezione dei piedi e per la protezione del capo.
A seconda del grado di rischio dell'attività lavorativa è previsto l'utilizzo di dispositivi specifici, che in alcune circostanze possono essere anche obbligatori per legge.
L’obbligo di uso dei DPI, infatti, riguarda tutti i casi in cui determinati fattori di rischio non possano essere evitati o ridotti da misure di prevenzione o mezzi di protezione collettiva. In questo articolo vedremo, nello specifico, cosa sono i Dispositivi di Protezione Individuale.
Cosa sono i DPI
Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08) stabilisce che i DPI in ambito lavorativo debbano rispettare le norme previste dal D.Lgs. 475/92: l'art.74 dà la seguente definizione di Dispositivi di Protezione Individuale:
"Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo".
Tra i requisiti dei DPI è previsto che essi debbano:
- essere adeguati ai rischi da prevenire (senza costituire un rischio maggiore);
- essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo lavorativo;
- tenere conto delle esigenze ergonomiche e di salute dei lavoratori;
- essere compatibili tra loro, qualora i rischi siano molteplici e sia necessario l'utilizzo in contemporanea di più DPI;
- essere facili da indossare e da togliere in caso di emergenza.
Prima di andare a vedere, nel dettaglio, quali sono i Dispositivi di Protezione Individuale, è bene evidenziare subito quali attrezzature e strumentazioni vanno escluse da tale definizione:
- indumenti di lavoro ordinari e uniformi non destinate in modo specifico alla salute e sicurezza del lavoratore;
- attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio;
- attrezzature di protezione individuale di forze armate, forze di polizia e personale per il mantenimento dell'ordine pubblico;
- attrezzature di protezione individuale dei mezzi di trasporto stradali;
- materiali sportivi;
- materiali per l'autodifesa o dissuasione;
- apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi.
La Categorie di DPI
I Dispositivi di Protezione Individuale vengono classificati in tre categorie, in ordine crescente a seconda del grado di rischio connesso all’attività lavorativa.
- DPI di Prima Categoria: dispositivi di protezione per attività con rischio minimo e che procurano danni di lieve entità (come l’effetto di vibrazioni, raggi solari, urti lievi, fenomeni atmosferici, ecc). Fra questi figurano ad esempio occhiali da sole per uso privato e guanti per lavori di giardinaggio. Tali dispositivi sono autocertificati dal produttore;
- DPI di Seconda Categoria: dispositivi che non rientrano nella categoria I o III e che sono legati ad attività con rischio significativo. Fra questi figurano ad esempio gli occhiali di protezione, del piede e antitaglio e i caschi. Devono essere certificati da un organismo di controllo autorizzato;
- DPI di Terza Categoria: dispositivi che proteggono il lavoratore da danni gravi o permanenti per la sua salute, o dal rischio di morte. Questi DPI sono richiesti per attività lavorative che operano in spazi confinati o lavori in quota. Ad esempio: DPI finalizzati a proteggere da fattori chimici e biologici, cadute dall’alto, ambienti freddi (temperature inferiori o pari a – 50 °C) o scariche elettriche, i dispositivi di protezione dell’udito, apparecchi di protezione respiratoria, attrezzature per immersione e antincendio. La legge prevede un addestramento specifico obbligatorio per poterli utilizzare in modo corretto. In questa categoria rientrano i Dispositivi di Protezione Individuale:
- per protezione respiratoria (filtranti);
- isolanti;
- per ambienti molto caldi (+ di 100°C) o molto freddi (da -50°C in giù);
- contro le aggressioni chimiche;
- contro le cadute dall'alto;
- per protezione dal rischio elettrico.
Attività lavorative sottoposte all’utilizzo di DPI di terza categoria sono, ad esempio, quelle che operano in spazi confinati o lavori in quota.
In generale, i DPI possono essere classificati anche in base alla tipologia di protezione, che può essere:
- degli arti superiori
- degli arti inferiori
- di occhi e viso
- dell’udito
- del capo
- delle vie respiratorie
- del corpo e della pelle
- dalle cadute dall’alto
- per la visibilità.
DPI e obblighi del Datore di Lavoro
Il datore di lavoro è soggetto a una serie di obblighi per l’utilizzo dei DPI, stabiliti dall’art.77 del D.Lgs. 81/08.
In base a quanto definisce il Testo Unico, egli deve:
- occuparsi della scelta dei DPI da utilizzare, sulla base della valutazione dei rischi, delle caratteristiche dei Dispositivi di Protezione Individuale (anche per le eventuali fonti di rischio che possono essi stessi comportare), delle eventuali variazioni negli elementi di valutazione e individuando la relativa norma tecnica UNI-EN;
- individuare le condizioni in cui debba essere utilizzato un DPI (in particolare per quanto riguarda l'uso, l'entità del rischio, la frequenza di esposizione al rischio, le prestazioni del DPI e le caratteristiche del posto di lavoro di ogni lavoratore);
- occuparsi di fornire ai lavoratori i DPI conformi ai requisiti previsti;
- assicurare l'efficienza e le condizioni d'igiene dei DPI, occupandosi di manutenzioni, riparazioni e sostituzioni necessarie;
- destinare ogni Dispositivo di Protezione Individuale ad uso personale e fornire istruzioni comprensibili per i lavoratori;
- informare i lavoratori, in via preliminare, di quali sono i rischi dai quali vengono protetti grazie ai DPI;
- assicurare un'adeguata formazione sul corretto utilizzo dei DPI. L'addestramento, indispensabile per i DPI di terza categoria e per i dispositivi di protezione dell'udito, deve essere documentato e verificato.
DPI e obblighi del Lavoratore
Anche il lavoratore è soggetto ad alcuni obblighi, stabiliti anch’essi dal Testo Unico:
- sottoporsi al programma di informazione e addestramento e utilizzare i DPI conformemente a quanto appreso;
- avere cura dei DPI messi a disposizione del datore di lavoro, senza apporvi alcuna modifica;
- segnalare eventuali difetti o inconvenienti;
- al termine dell’utilizzo seguire le procedure aziendali per la loro riconsegna.
Quando utilizzare i DPI: il principio di S-T-O-P
I DPI devono essere utilizzati solo se si è appurato che non vi è alcuna possibilità di evitare i pericoli esistenti attuando misure sostitutive, tecniche od organizzative.
Il principio S-T-O-P determina infatti la sequenza con cui vanno adottate le misure di protezione contro i pericoli:
- misure alternative: ovvero la sostituzione di procedure di lavoro, sostanze e installazioni pericolose con altre non pericolose o meno pericolose;
- misure tecniche: parapetti, reti di sicurezza, incapsulamenti («containment»), rilevamento di emissioni (ad es. aspirazione alla fonte, eventualmente convogliamento ottimizzato dell’aria e maggiore ventilazione dei locali), portelli a tenuta stagna ecc;
- misure organizzative: Durata di esposizione limitata (cambio di attività, regolamentazione delle pause), formazione, regolamentazione delle responsabilità, sorveglianza.
In alcuni casi, tuttavia, i DPI sono la prima soluzione a cui si ricorre. Si pensi, ad esempio, alla fuoriuscita di sostanze pericolose provocata dall’avaria di un impianto.
In altri casi, invece, l’utilizzo dei DPI è prescritto espressamente dalla Legge, come il casco di protezione obbligatorio durante le seguenti attività:
- lavori edili e per ponti (fino al termine della costruzione della struttura grezza);
- lavori eseguiti in prossimità di gru, di scavatrici e di macchine speciali del genio civile;
- scavi di fossi e di pozzi nonché di fosse di fondazione;
- lavori nelle cave di pietra;
- lavori in sotterraneo;
- lavori con esplosivi;
- lavori di smantellamento e di demolizione;
- lavori di costruzione in legno o metallo;
- lavori sulle canalizzazioni e al loro interno.
Cosa valutare nell’acquisto dei DPI
Prima di acquistare i DPI l’azienda deve valutare la situazione specifica del posto di lavoro per poter adottare le giuste misure e scegliere i dispositivi più adeguati (ad esempio, si devono avere informazioni sulla temperatura dell’aria, sull’irradiazione termica, sull’intensità del rumore, sulle condizioni del suolo ecc). Il fornitore potrà così garantire una consulenza specifica e rilasciare per ogni DPI un prospetto informativo contenente le indicazioni relative al nome del fabbricante, al marchio CE, le istruzioni per l’uso, la conservazione, la pulizia, la manutenzione, la revisione e la disinfezione ecc.
È opportuno, altresì, coinvolgere sia uno specialista della sicurezza sul lavoro sia i dipendenti interessati, allo scopo di sfruttare le esperienze accumulate in azienda.
Infine, prima dell’acquisto si raccomanda di far testare i diversi modelli dello stesso DPI a un gruppo di persone, chiedendo loro di giudicarne il comfort e la semplicità d’uso.
L’utilizzo dei DPI: i Controlli
I controlli per verificare l’uso dei DPI da parte dei lavoratori devono essere effettuati dai diretti superiori a intervalli periodici.
In caso di mancato rispetto dell’obbligo di usare i DPI, è importante innanzitutto capire i motivi che inducono il dipendente a comportarsi in modo scorretto. Il primo provvedimento da adottare è sicuramente quello del richiamo del dipendente “trasgressore”. Se, tuttavia, un dipendente rifiuta di attenersi alle disposizioni di sicurezza, si devono far presenti le possibili conseguenze: trasferimento o lo scioglimento del rapporto di lavoro (c.d. licenziamento).
Contattaci per avere maggiori informazioni sui DPI, sul loro acquisto, la formazione in merito. Si tratta di obblighi che ti eviteranno di incorrere in sanzioni e che rendono sicuro il tuo luogo di lavoro o la tua attività.
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