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La diffusa consapevolezza dei consumatori riguardo ai rischi derivanti da intolleranze e allergie alimentari, la crescita dei casi nella popolazione, nonché gli spiacevoli episodi che purtroppo si verificano, hanno portato sempre più il problema all’attenzione dei ristoratori e di chi lavora nel settore horeca. Del resto, sottovalutare tali questioni non sarebbe nemmeno possibile giacché la legislazione europea è intervenuta già da vari anni ponendo alcuni obblighi per ristoranti e attività ristorative. Primo tra tutti l’obbligo di esporre l’elenco allergeni alimentari, che questo articolo forniremo. Vediamo però anzitutto cosa sono gli allergeni, quali sono e cosa dice la normativa.

La valutazione dello Stress Lavoro-Correlato è prevista dalle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro a partire dal d.lgs 81 del 2008 e, per l’elevato impatto sull’efficienza delle risorse umane, dovrebbe essere uno dei più importanti aspetti da analizzare all’interno di aziende di ogni dimensione e settore. Tuttavia, fino a quattro anni fa questa valutazione è passata un po’ in sordina. A smuovere le acque è stato il d.l. 78/2010 che ha introdotto l’obbligo di valutazione dello stress per tutte le aziende che si avvalgono della collaborazione di almeno un lavoratore subordinato.

I datori di lavoro devono misurare lo stress dei propri dipendenti e adottare le adeguate misure per eliminarlo o almeno a ridurlo, avvalendosi della collaborazione del RSPP aziendale e del Medico Competente. È obbligatorio consultare preventivamente il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS, individuato all’interno dell’azienda, o il RLST, in ambito territoriale) e coinvolgere attivamente i lavoratori interessati.

La valutazione dello stress da lavoro è “parte integrante della valutazione dei rischi” ed i suoi risultati devono essere inseriti all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

I lavoratori possono essere esposti ad un gran numero di pericoli per gli occhi e il viso. I datori di lavoro devono garantire che i dipendenti abbiano gli occhi o la faccia protetta tramite DPI (dispositivi di protezione individuali) qualora siano esposti a pericoli da particelle volanti, metallo fuso, prodotti chimici liquidi, acidi o liquidi corrosivi, gas o vapori chimici, materiale potenzialmente infetto o radiazione luminosa potenzialmente dannosa.

Molte lesioni agli occhi sul lavoro si verificano perché i lavoratori non indossano alcuna protezione per gli occhi, mentre altri risultano indossare protezioni per gli occhi improprie o che non si adattano. I datori di lavoro devono essere sicuri che i loro dipendenti indossano protezioni per gli occhi adeguate e devono assicurarsi che la forma scelta di protezione è adeguata al lavoro svolto ed adeguatamente adatta ogni lavoratore esposto al pericolo.

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